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Cari Amici e benefattori,

sono trascorsi poco più di 2 mesi dall'ultima lettera collettiva che vi ho inviato.

Nonostante i problemi e le preoccupazioni che anche voi avete nella difficile situazione che la pandemia ha creato, spero che queste poche notizie aggiornate sul nostro lavoro e sulla situazione particolare che stiamo vivendo qui in Congo possano interessarvi.

Innanzi tutto sono lieto di potervi dire che di salute stiamo tutti bene, nonostante l'epidemia che sta affliggendo ormai tutto il pianeta, si stia ulteriormente diffondendo anche qui da noi. Tuttavia, in contraddizione con certe previsioni catastrofiche che si prospettavano, sembra che l'Africa sia il continente meno colpito.

Qui in Congo, l'ultimo bollettino ufficiale emesso segnalava un totale di 8.032 casi confermati di cui ben 6.847 nella capitale Kinshasa, 189 decessi e 3.615 guariti.

Nella nostra Provincia del Sud-Kivu i casi accertati sono saliti a 276.

Lo stato di emergenza decretato dal Presidente e riconfermato pochi giorni fa' dal Parlamento è ormai mal sopportato da una popolazione sempre più afflitta da una povertà opprimente che si traduce per molti in una difficile lotta quotidiana per la sopravvivenza. Le misure restrittive imposte dalle Autorità sono sempre meno rispettate.

Più che l'epidemia infatti ciò che opprime e martirizza la gente è la pesantissima crisi economica, resa ancora più acuta dalla persistente crisi politica divenuta in queste ultime settimane sempre più "esplosiva".

Il nuovo Presidente Tshisekedi che non è stato eletto un anno e mezzo fa' dal voto popolare ma "nominato" da Kabila tramite una colossale frode elettorale orchestrata da lui e dalla sua piattaforma politica. frode che, con la complicità della CENI (Commissione Elettorale Nazionale Indipendente) e della Corte Costituzionale ambedue controllate da Kabila, è stata spinta fino all'estremo per potersi assicurare la maggioranza assoluta sia al Parlamento, sia al Senato, sia in quasi tutte le Assemblee provinciali.

Il nuovo Presidente, che si è lasciato "corrompere" abbandonando l'Opposizione e stipulando un accordo segreto con Kabila e la sua piattaforma politica, non avendo una maggioranza che conforti il suo ruolo di Presidente dà l'impressione di svolgere più o meno il ruolo di semplice "figurante", mentre il potere reale è rimasto in mano a Kabila che, alle sue spalle, continua a manovrare tutto.

Il governo di coalizione, creato dopo ben sette mesi di estenuanti trattative è formato in gran parte da Ministri "kabilisti" che fanno di tutto per bloccare le velleità di riforma del nuovo Presidente e cercano in vari modi di screditarlo per poter portare alle prossime elezioni del 2023 Kabila a riprendersi in mano la Presidenza del Paese.

In questo primo anno e mezzo le tensioni all'interno della "Coalizione" al potere, non hanno fatto altro che intensificarsi e hanno raggiunto il parossismo circa due settimane fa' quando il Parlamento e il Governo, dominati dalla piattaforma kabilista, hanno avallato in maniera illegittima, la nomina alla testa della nuova Commissione Elettorale di un individuo di obbedienza kabilista ritenuto il cervello esecutivo della precedente massiccia frode elettorale e vogliono far passare una proposta di legge del tutto provocatoria che mira a mettere la Magistratura, di sua natura indipendente, sotto il controllo del Ministro della Giustizia che è un adepto di Kabila.

Queste due manovre politiche sono state la scintilla che ha fatto esplodere la collera della popolazione che non ne vuole più saperne del regime di Kabila.

Nella capitale Kinshasa e in diverse altre città del Congo, a dispetto di tutte le interdizioni decretate col pretesto dello stato di Emergenza sanitaria ancora in auge, ci sono state manifestazioni popolari di massa per esprimere un indignato dissenso, sia da parte del partito un tempo capeggiato da Tshisekedi che dei partiti di Opposizione.

Manifestazioni che, nonostante fossero pacifiche, sono in gran parte represse in maniera talvolta anche brutale dalle forze dell'ordine con un bilancio di molti feriti e alcuni morti.

La collera popolare non è destinata a placarsi finché quella nomina provocatoria e quelle proposte di legge sull'apparato giudiziario saranno ritirate e annullate.

La stragrande maggioranza della popolazione, compreso il partito di cui l'attuale Presidente Tshisekedi era a capo, vogliono mettere fine a questa coalizione deleteria che ha paralizzato il Paese deludendo amaramente tutte le aspirazioni ad una "alternanza politica" che avrebbe dovuto rilanciare il Paese.

Questa l'inquietante situazione nella quale attualmente ancora una volta ci troviamo a vivere. Cosa succederà? Difficile prevederlo.

L'unica cosa certa è che la popolazione sarà soggetta ad altre sofferenze.

In questo contesto purtroppo nefasto, da parte mia cerco di portare avanti, anche se in maniera ridotta, le varie attività sociali a favore dei bambini e della gente più bisognosa. Alcune, come la Scuola di Taglio e Cucito per le mamme e la Scuola di Recupero per bambine e bambini non scolarizzati, abbiamo dovuto sospenderle a causa delle misure di interdizione decretate dal Governo a causa dell'epidemia.

Le altre più essenziali come l'Assistenza Nutizionale e Sanitaria dei bambini malnutriti e il Centro di Assistenza Tupendane per bambini vulnerabili, continuiamo a portarle avanti con coraggio, maggior discrezione e grande dedizione, nonostante il pericolo legato all'epidemia del Covid-19.

Bimbo malnutrito Bimba curata dall'infermiera

Le attività di auto finanziamento sulle quali contavamo molto si sono manifestate nell'attuale difficile contesto di crisi praticamente incapaci di apportare il beneficio economico che si sperava.

Il ristorante è per forza di cose ancora inattivo a causa dell'emergenza sanitaria e la panetteria, a causa dell'inflazione sempre crescente della moneta congolese e il funzionamento anomalo delle banche che non forniscono dollari se non in minima quantità, non è in grado di apportare, nonostante il tanto lavoro, nessun consistente beneficio. Continuiamo l'attività solo per aiutare le famiglie di chi lavora per evitare di aumentare il numero già molto ingente dei disoccupati.

Nonostante la situazione preoccupante, rimaniamo sereni.

La simpatia di tutti questi bambini e la preghiera del rosario che recitiamo ogni sera tutti assieme con intenso fervore sono un potente balsamo contro lo scoramento e ci rende sicuri dell'aiuto e della protezione della Madonna.

Coi più cordiali saluti

P. Giovanni Querzani Bukavu (R.D.Congo) 15/07/2020