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Padre Querzani il 25/03/2020 scrive…..

Come saprete, la minaccia di quel malaugurato virus sta incombendo anche qui da noi in Congo.

A Kinshasa ( e per il momento sembra solo lì) sono già stati registrati una cinquantina di casi e tre decessi. Ma qui da noi non ci sono i mezzi per testare i sospetti e individuare tutti i contatti di coloro che si sono ammalati è una cosa estremamente ardua.

Il Presidente, poco più di una settimana fà, alla stregua dei Paesi occidentali dai quali è arrivato il contagio, ha emanato delle disposizioni restrittive: chiusura di tutte le scuole e Università (compresi i culti religiosi), divieto di assembramento di più di 20 persone eccetera, oltre a indicare le norme igieniche per proteggersi dal contagio. Ma le regole che in occidente, con un po' di senso di disciplina e responsabilità, possono essere messe in pratica (per esempio quella di "stare a casa") qui sono praticamente impossibili.

L'85% del lavoro qui è "informale" ed è quello che assicura più o meno la sopravvivenza di gran parte della popolazione. Stare a casa significherebbe semplicemente "morire di fame"! Allora tanto vale "morire a causa del coronavirus". E 'una soluzione più rapida e forse meno dolorosa.

Questa è un po' la nostra situazione.

L'unica arma "potente", al di là dello sforzo di rispettare le regole igieniche prescritte, rimane la PREGHIERA. Nella nostra Comunità abbiamo iniziato una novena di adorazione sia per implorare che il contagio risparmi questa popolazione che di tragedie ne ha già vissuto troppe, sia per pregare per i nostri confratelli ( a Parma ne sono già morti 15 nel giro di poche settimane!), e per tutti, in modo particolare per i nostri familiari, Amici e benefattori tra i quali voi siete in prima linea.

Padre Querzani il 27/03/2020 scrive……

A Kinshasa il Governatore ha decretato il "confinamento obbligatorio alternato": cioè da domani per quattro giorni nessuno deve uscire di casa, poi ci saranno due giorni per poter uscire e fare le compere e le provviste alimentari. E così via di seguito.

Fare le compere e le provviste alimentari con che soldi ? La stragrande maggioranza della gente, se non può uscire per fare quei piccoli lavoretti che gli consente di guadagnare quei pochi soldi per poter mangiare, come fa a sopravvivere?

Come al solito, le autorità e tutti quei politicanti corrotti che si sono tutti arricchiti illegalmente a scapito del bene comune,  vivono fuori dalla realtà. Tra l'altro i contagi, dalle notizie appena  emerse, ci sono stati tra di loro e non tra i poveracci. Il Presidente ha voluto che tutti i membri dell'attuale Governo facessero il test del coronavirus e diversi tra di loro sono risultati positivi, anche se per discrezione non hanno pubblicato i nomi dei contagiati. Sono loro assieme a tutti i loro compari che hanno rovinato il Congo con la loro corruzione, condannando la gente ad una povertà spesso estrema, che dovrebbero essere confinati, ma per sempre, ....in prigione !

I primi morti sono tutte persone di alto rango: un medico fratello dell'attuale Ministro dell'Economia (una donna) che è in quarantena, e un alto Magistrato.

Temo che questa ordinanza in una megalopoli caotica come Kinshasa scatenerà delle reazioni violente.

Staremo a vedere.

Stasera alle ore 19, abbiamo seguito con grande emozione e partecipazione alla funzione fatta da Papa Francesco con l'adorazione (noi avevamo anticipato la nostra per poter assistere al programma televisivo trasmesso su RAI internazionale) e la benedizione Urbi et Orbi.

Spero abbia toccato il cuore di molti, o almeno fatto riflettere tanta gente in tutto il mondo facendo loro capire che bisogna tornare alle cose che contano.

Domani compio i 77 anni. A mezzogiorno pranzerò coi nostri bambini della CF Tupendane e a cena, come al solito, sarò in comunità dove avranno preparato una torta o qualcosa di simile e anch'io ci aggiungerò un torrone e una scatola di biscotti alla cioccolata che erano nel pacco inviato da suor Jacinta e che ho tenuto apposta per i confratelli per questa  circostanza.

Il resto farà la gioia dei nostri bimbi.

Speriamo che in Italia e anche negli altri Paesi dove stanno infierendo i contagi, dopo la preghiera fatta stasera dal Papa con la partecipazione di una moltitudine di fedeli di tutte le parti del mondo, l'epidemia registri un sensibile calo e poco a poco sparisca.

Di morti ce ne saranno certamente ancora, anche tra di noi. Lì a Parma altri due si sono aggiunti alla lunga lista proprio ieri e ieri l'altro.. Tutti e due avevano lavorato in Congo. Uno dei due, un po'meno anziano, doveva tornare in Congo, ma purtroppo, anche per ragioni di salute, si è venuto a trovare a Parma nel momento sbagliato e ha preso .. un'altra direzione "migliore". Dico migliore perché tutti saranno certamente in Paradiso

Bambini del Centro di Assistenza Tupendane

Con gli operai del cantiere a fine lavori

Si chiama CIKURU DESTIN. E' un ragazzino che avrà 12 o 13 anni con due stracci sporchi addosso e un vistoso handicap, probabilmente congenito, alla gamba sinistra che dal ginocchio in giù presenta un breve moncone contorto che termina con un piedino sbilenco.

Il mattino del 27 febbraio, al mio arrivo nel nostro Centro di Assistenza Tupendane nel quale assistiamo i bambini vulnerabili, me lo trovo davanti alla porta di entrata col bastone che gli serve per camminare.

Spontaneamente lo saluto, gli sorrido e lo invito a entrare. Mi accorgo che è pieno di scabbia, una scabbia già infetta soprattutto ai polsi, le mani e i piedi.

Prima cosa, chiedo che gli venga fatto fare un bel bagno e che quei due stracci contaminati che ha addosso vengano bruciati

Poi inizio con cura e pazienza a medicarlo. Comincio dalle zone dove c'è presenza di pus utilizzando una pomata anti scabbia combinata a una pomata e a cura antibiotica.

Poi gli bendo le zone più infette.

Finita questa operazione, assieme a Merida, la brava responsabile del Centro di Assistenza, iniziamo il colloquio per redigere la scheda del nostro nuovo ospite annotando i dati e le vicende che hanno caratterizzato la sua storia. Un'impresa sempre ardua a causa dell'inveterata abitudine che hanno un po' tutti di dire...un sacco di bugie.

Ma alla fine, con la pazienza e con l'esperienza ormai acquisita in tanti anni, riusciamo ad avere un quadro abbastanza preciso della situazione del ragazzino che abbiamo davanti. Già il suo nome Destin (= Destino), mi fa spontaneamente pensare che per lui il "destino" sia stato finora poco fortunato e piuttosto avverso. Ed è proprio così.

Originario di una famiglia poverissima del villaggio di Kabamba, situato nella zona di Kalehe a un centinaio di Km da Bukavu, da diversi mesi aveva abbandonato la sua famiglia e con mezzi di fortuna era arrivato a Bukavu vivendo alla meglio in uno dei quartieri più poveri e caotici della città. Un Pastore protestante gli aveva dato alloggio per un po' di giorni a casa sua. In seguito aveva attraversato la frontiera ed era andato nella cittadina ruandese di Cyangugu, limitrofa a Bukavu, dove era stato accolto in una specie di orfanatrofio. Non trovandosi a suo agio, dopo un po' di tempo, era scappato tornando a Bukavu e si era adattato, come tanti altri ragazzini, a condurre la vita precaria e incerta dei "ragazzini di strada". Una vita particolarmente scomoda per lui condizionato da quel suo pesante handicap fisico.

Un giorno un uomo compassionevole, incontrandolo sulla strada forse intento a mendicare, gli ha suggerito di venire nel nostro Centro qui a Kadutu.

Ho provato spontaneamente una grande tenerezza vedendo quel ragazzino con quel brutto handicap davanti alla porta del nostro Centro e l'ho subito accolto nonostante le rimostranze di una persona che cercava di dissuadermi dicendo:" Ma è un maybobo!" (=Un ragazzo di strada"). Come per dire: "E' pericoloso prenderlo in casa!" Dopo il bagno e dopo avergli curato la scabbia,lo abbiamo fatto dormire per alcuni giorni fino a guarigione avvenuta in un luogo appartato per impedire che contaminasse la quarantina di bimbi assistiti nel nostro Centro.

Adesso l'idea che ho in testa è questa: una volta che avremo rintracciato i suoi genitori (se ancora li ha) o qualcuno della sua famiglia, cercherò, con il loro consenso, di farlo operare. Si tratterà di praticargli una amputazione appena sopra il ginocchio per liberarlo da quel moncone contorto e in seguito fargli applicare, in un Centro apposito presente qui a Bukavu, una protesi in modo che possa camminare liberamente. Ci vorrà un po' di tempo, ma ci arriveremo.

Intanto Destin si è trovato finalmente a suo agio nel nostro Centro.

Sente che gli vogliamo bene ed è molto contento. Sempre sorridente, cerca di manifestare la sua gioia e la sua riconoscenza in tante maniere. Ogni mattina, per esempio, al mio arrivo mi viene incontro saltellando sulla sua gamba sana per prendermi la borsa e portarla nel mio ufficio-ambulatorio.

Questo mi tocca il cuore e mi induce a ringraziare il Signore.

Mi viene da pensare: "Il suo "destino" finora così avverso e sfortunato non si sta forse trasformando pian pianino ... in un gioioso cammino verso la Pasqua?”

15/03/2019

P. Giovanni Querzani

Bukavu (R.D.Congo)

Cari AMICI e BENEFATTORI,

nonostante i tanti problemi che angustiano la nostra gente nella loro situazione di povertà, abbiamo trascorso un NATALE "super"!

E non poteva essere altrimenti, perché in questa gente semplice, sia pur in mezzo a tante angustie, la fede c'è ancora e, anche quando si fosse assopita, non è così difficile ridarle vigore.

Il Natale esercita su tutti un fascino speciale perché esprime in maniera concreta il mistero incredibile dell'Amore senza limiti di Dio per l'umanità.

La nostra ampia cappella domenicale, che nei giorni feriali funge da spazio di gioco per i bambini, era letteralmente gremita di gente. Tantissimi i bambini, quelli che sono o sono stati assistiti nella nostra Casa-Famiglia e gli alunni della nostra Scuola di Recupero del Centro Sociale di Cimpunda.

E anche parecchi genitori. Nonostante risiedano quasi tutti in quartieri molto distanti, ogni domenica vengono a partecipare alla Messa e soprattutto non possono mancare il giorno di Natale.

E' per loro un appuntamento importante e benefico e lo sentono tale.

Per me è una grande gioia che mi commuove e da senso e valore a tutta l'attività sociale che svolgiamo a loro favore

I nostri bambini della Casa-Famiglia, guidati da mamma MERIDA, avevano preparato il PRESEPIO VIVENTE presentando, dopo la lettura del Vangelo, le principali scene della nascita di Gesù. Tutti seguivano con tenerezza e ammirata attenzione.

Dopo la celebrazione della Messa, come espressione della fraternità che scaturisce dal Natale, tutti hanno partecipato al pranzo comunitario che avevamo previsto in questa particolare occasione.

Per gli alunni della nostra Scuola di Recupero nell'ampia sala del Centro Nutrizionale, e per i bambini che sono o furono ospiti della Casa-Famiglia nell'ampio locale che nei giorni feriali funge da spazio di gioco per i bambini e la domenica si trasforma nella cappella dove celebriamo la Messa.

Questo santo Natale ha lasciato un'impronta nel cuore di tutti.

E' stato un momento di pace, di serenità e di fraternità nel quale l'incubo quotidiano della povertà e della fame ha lasciato spazio alla gioia e a una spontanea esultanza.

Nella nostra preghiera vi abbiamo ricordato tutti con sincera riconoscenza e con voi anche quelle persone congolesi generose le quali, ammirate e sensibili davanti al lavoro che stiamo conducendo, hanno voluto, in occasione di queste feste natalizie, esprimere il loro sostegno portandoci i loro doni.

A tutti auguriamo di cuore un ANNO NUOVO prospero, sereno e ricco di bene.

P. Giovanni Querzani

BUON ANNO 2020

Cari Amici e benefattori,

tanti AUGURI di BUON ANNO !

Colgo l'occasione per inviarvi questa piccola testimonianza di come abbiamo vissuto questo bellissimo NATALE.

Un saluto a tutti e tantissimi AUGURI

P. Giovanni Querzani

Bukavu (R.D.Congo

MESSA di NATALE.Scene teatro

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MESSA di NATALE

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PRANZO di NATALE

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PRESEPIO VIVENTE

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SANTO NATALE 2019

Carissimi AMICI e BENEFATTORI,

si avvicina la grande festa del Santo Natale nella quale commemoriamo l'incredibile e stupefacente entrata di Dio nella storia dell'umanità per realizzare il suo grande progetto di farci diventare "suoi figli" e "fratelli" tra di noi.

In attesa di celebrare questo evento che ha marcato la storia del mondo, mi viene spontaneo rivolgere il mio pensiero a tutti voi per esprimervi, con grande gratitudine, i miei più sinceri AUGURI e quelli di tutti i bambini sofferenti che assistiamo, degli alunni che hanno la fortuna di seguire i corsi scolastici nella nostra scuola, del centinaio di mamme che seguono i corsi di sartoria e alfabetizzazione nel nostro Centro sociale di Cimpunda e delle tante famiglie indigenti che beneficiano del vostro generoso aiuto.

E' nel contesto di queste attività sociali scaturite dal sentimento di "fratellanza" suscitato dal Natale cristiano che sgorga l'augurio che il Signore inondi la vostra vita, non delle cose effimere che la nostra società dei consumi vuole imporci, ma dei veri doni della pace, serenità e gioia che rendono più bella la nostra vita umana.

Il mio pensiero va innanzitutto alle Associazioni che sostengono le nostre diverse opere sociali:

1a. L'Associazione "Amici di Padre Querzani" di Forlì che, grazie all'impegno dei loro associati e di tanti loro amici sostengono da parecchi anni, con grande impegno e costanza, le nostre due prime e principali attività:

- il Centro Nutrizionale di Kadutu dove, da più di 20 anni, migliaia e migliaia di bambini, vittime delle guerre che si sono succedute e della situazione di miseria che hanno creato, hanno potuto essere nutriti e salvati dal flagello della malnutrizione.

Bimbo malnutrito Centro Nutrizionale di Kadutu

- Il Centro di Assistenza Tupendane (che amiamo chiamare Casa-Famiglia) per bambini rimasti orfani o abbandonati, per bambini malaticci e bisognosi di cure o con situazioni familiari di grande indigenza.

In questa Casa, dal clima veramente familiare, accudita da brave mamme congolesi, nei 12 anni da quando ha avuto inizio, circa 400 bambini e bambine sono stati accolti e hanno ritrovato salute, affetto e gioia di vivere. E ogni anno quando celebriamo il Natale coi nostri bambini facciamo il nostro "Presepe vivente".

Bambini della Casa-Famiglia "Tupendane" Presepe Vivente 2018

2a.L'Associazione "La tua mano per la pace" di Brisighella il cui impegno si è focalizzato in modo particolare nel sostegno al Centro Sociale di Cimpunda dove più di un centinaio di mamme povere hanno la fortuna di poter seguire corsi di alfabetizzazione per imparare a leggere e scrivere e corsi di sartoria e ricamo per imparare il mestiere di sarte e assicurano un aiuto provvidenziale a numerosi bambini e alle loro famiglie molto povere tramite l'impegnativa attività dei "Sostegni a Distanza" (SAD).

Centro Sociale: Corsi Sartoria e Ricamo Una bimba del Sostegno a Distanza (SAD)

3a. L'Associazione "Fonte di Speranza" di Lainate (Mi) la quale, dopo averci aiutato per diversi anni per il finanziamento della scuola "Elimu kwa Wote" che ha assicurato per anni l'istruzione gratuita a migliaia di bambini esclusi dall'insegnamento a causa della povertà dei loro genitori, si sta facendo ora carico del finanziamento della Scuola di recupero "Tupendane" iniziata anno scorso col medesimo scopo nelle aule scolastiche costruite e allestite nel Centro sociale di Cimpunda, grazie all'intervento veramente provvidenziale del Sig.Mario Mariani di Cesena.

In più, ci aiuta per assicurare le cure sanitarie prodigate gratuitamente a tanti bambini bisognosi.

Centro Sociale: Alunni della Scuola di recupero Alunni in classe

Inoltre, come dimenticare le altre Istituzioni che ci offrono da tanti anni il loro prezioso aiuto?

Expert-Italia che ci ha aiutato tanto per costruire le diverse strutture nelle quali queste attività sociali si svolgono: Il Centro Nutrizionale, la Casa-Famiglia, il grande complesso della Scuola Matendo gestita dall'archidiocesi di Bukavu, la Scuola di Apprendistato Mestieri attualmente affidata ai Padri Salesiani.

Il "Comitato contro la Fame nel mondo" di Forlì che ci invia medicinali e latte in polvere per i nostri bambini. E tutte le altre Associazioni, Gruppi e/o persone generose che, tramite l'una o l'altra delle tre Associazioni sopracitate offrono la loro preziosa collaborazione.

Il NATALE di Gesù è l'origine e la sorgente di tutta questa meravigliosa rete di solidarietà che la Provvidenza ha creato.

Nella prossima festa di NATALE quando ci troveremo tutti riuniti nell'ampia sala che funge, durante la settimana come spazio di gioco per i bambini e la domenica diventa una grande cappella dove numerosi bambini e genitori vengono a partecipare alla celebrazione della santa Messa, vi ricorderemo con grande riconoscenza invocando per voi dal Signore le benedizioni e le grazie di cui avete bisogno e che, ci auguriamo, renderanno il prossimo anno per tutti voi più prospero e sereno.

Messa di Natale dello scorso anno

P. Giovanni Querzani

Missionario a Bukavu (R.D.Congo)

1 AGOSTO 2019

Il mio primo importante appuntamento al mio rientro in Congo era proprio questo: presiedere la festa per le mamme che avevano terminato con successo il biennio di formazione in taglio-cucito e ricamo nel nostro Centro Sociale per la promozione della donna a Cimpunda. Un avvenimento eccezionale per queste mamme ricevere un diploma che attesta che hanno imparato il dignitoso lavoro di sarta. Quest'anno le mamme che aspettavano di ricevere il loro diploma erano 54. Un record.

Vi domanderete: "Chi sono queste mamme così eleganti che indossano l'abito sgargiante da loro stesse confezionato e che posano con evidente e legittima fierezza?" Non sono per nulla donne di famiglie benestanti.

Al di là dell'apparenza di questo giorno eccezionale, sono tutte povere donne con un vissuto quotidiano molto duro e difficile, tutte provenienti dai quartieri più poveri e più popolosi di Bukavu dove abitano con la loro famiglia in baracche più o meno squallide. Tutte con tanti figli e non poche sono vedove o abbandonate dai mariti.

Come sono venute in contatto con noi fino ad arrivare a questo ambito traguardo?

Portavano uno o due dei loro bambini affetti da malnutrizione nel nostro Centro Nutrizionale di Kadutu.

Sono venute a conoscenza che nel quartiere popolare di Cimpunda esiste questo nostro Centro Sociale ed è nato in loro il desiderio di iscriversi al corso di sartoria e ricamo che organizziamo per le mamme povere.

Il programma di questo corso è semplice e soprattutto concreto. Per due anni, frequentano a turni alterni durante la mattinata le lezioni pratiche due giorni per settimana e questo permette loro di non venire meno al loro compito quotidiano di fare altre piccole attività informali per procurare qualcosa da mangiare per i propri figli.

Pian pianino attraverso il loro impegno perseverante imparano a confezionare vestiti e ricamare tovaglie decorate da graziosi disegni africani.

Oggi è dunque per loro un giorno tutto speciale.

I problemi e le assillanti difficoltà della vita quotidiana cedono il posto a quella gioia spontanea tipicamente africana che scaturisce unicamente dal cuore dei poveri che sanno riconoscere ed apprezzare i doni di Dio.

Oggi, ricevendo il loro diploma di sarte e una macchina da cucire in dono, coronano quella intima aspirazione a sentirsi anche loro "importanti " grazie alla dignità che questo nuovo lavoro conferisce loro in seno alla famiglia e alla società.

Davanti alla gioia e alla sincera riconoscenza di tutte queste mamme è impossibile non provare un sentimento di tenerezza e di commozione. Questa loro esultanza è la nostra più bella ricompensa.

Questo sentimento così semplice e autentico desidero comunicarlo con viva riconoscenza anche a tutti voi.

E' infatti grazie alla vostra sensibilità e al vostro generoso contributo che già da nove anni siamo in grado di portare avanti questa opera così benefica che ha il pregio di infondere dignità e speranza in tutte queste mamme congolesi.

P. Querzani Giovanni

Missionario a Bukavu (R.D.Congo)

Cari AMICI e BENEFATTORI,

si avvicina la festa di PASQUA e non posso non rivolgere a voi un pensiero grato e riconoscente.

La Pasqua è la festa della "Resurrezione". Ho pensato quindi di augurarvi la Buona Pasqua inviandovi questo breve racconto della storia di EVELINA, una giovane ragazza -madre che alcuni mesi fa' abbiamo accolto assieme ai suoi due bimbi nella nostra Casa-Famiglia "Tupendane". Nella vicenda di Evelina potrete da un lato intravedere il degrado sociale della società congolese causato delle devastanti condizioni di povertà in cui la stragrande maggioranza della gente è costretta a vivere a causa dal cattivo governo dei suoi dirigenti politici e dall'altro lato scoprire "la forza rigenerante" che il Signore sa mettere in opera attraverso un piccolo gesto di compassione e di accoglienza.

Evelina, trovandosi sola e in una situazione di grande sconforto aveva compiuto un gesto, diremmo, "estremo". Presentandosi un giorno nel nostro Centro Nutrizionale aveva chiesto a una mamma che attendeva assieme al suo bambino malnutrito se poteva tenerle un istante il suo neonato mentre lei andava al gabinetto. Poi era scomparsa abbandonando il suo piccolo senza tornare a riprenderlo. Non per cattiveria o perversione, ma nella speranza che il suo bimbo avesse la fortuna di trovare qualcuno chi potesse assicurargli una vita migliore. Come avevamo fatto per alcuni altri bimbi abbandonati siamo andati nell'ufficio della Protezione dell'infanzia per ottenere una autorizzazione legale di "affido", sperando in seguito di poter rintracciare la sua mamma. Il giorno dopo la mamma, In preda al rimorso per il gesto compiuto, è venuta lei stessa da noi tutta sconsolata.

L'abbiamo accolta con dolcezza e abbiamo parlato a lungo per poter conoscere a fondo la sua situazione.

Il neonato abbandonato Evelina in pianto

Dopo il solito sacco di bugie che, come tante altre persone particolarmente provate in un primo tempo ci raccontano, siamo riusciti a ricucire pian pianino la sua triste storia.

Evelina ha più o meno 18 anni e, come tante altre ragazze ha sofferto moltissimo fin dalla prima infanzia.

La mamma che viveva col babbo vedovo l'aveva avuta in una delle tante "avventure" e la bimba viveva con lei in casa del nonno di cui aveva preso il cognome. Aveva appena due anni che la mamma morì e rimase orfana col nonno che non sapeva accudirla. Una zia materna fino all'età di 7 anni, l'aveva presa in casa sua a Bukavu. Poi, non avendo i mezzi per mandarla a scuola, l'aveva affidata a un'altra sorella che era in condizioni economiche un pochino migliori. Aveva potuto così la fortuna di poter frequentare la scuola elementare e proseguire con la scuola media. Fu allora che rimase incinta e divenne ragazza-madre con un primo figlio. Con fatica le perdonarono la scappatella. Due anni dopo ebbe una seconda gravidanza.

Prima che se ne accorgessero, abbandonò lei stessa, per paura, la famiglia cercando di arrangiarsi a vivere alla belle meglio in uno dei quartieri più degradati di Bukavu. Al momento del parto trovò una buona donna che la fece partorire in un dispensario del quartiere, senza poter fare di più per lei.

Trovandosi sola con un bimbo di due anni e un altro appena nato, lo sconforto l'ha travolta spingendola a compiere quel gesto sconsiderato che in condizioni normali non le sarebbe mai venuto in mente di fare.

Aveva bisogno di conforto e di serenità e quindi l 'abbiamo accolta volentieri nella Casa-Famiglia assieme ai suoi due bimbi. In questo clima sereno, con accanto Merida e le altre mamme che si occupano dei numerosi bambini, Evelina pian pianino è letteralmente rinata.

Aiuta le altre mamme nei vari lavori della Casa, dedica un po' di tempo anche, lei che aveva fatto la scuola media, ai nostri i bimbi più piccoli che non vanno ancora a scuola intrattenendoli e prodigando loro piccoli insegnamenti.

Evelina mentre intrattiene i bimbi più piccoli Evelina coi suoi due bimbi: David e Israel

Morale di questa storia: anche nelle situazioni più critiche e disperate "la forza rigeneratrice della Pasqua" compie i suoi miracoli.

Assieme a tutti i nostri bambini e alle mamme che li accudiscono ricevete i nostri più sentiti Auguri di una Pasqua serena e gioiosa.

P. Giovanni Querzani

Missionario a Bukavu (R.D.Congo)

REALIZZAZIONE dei PROGETTI

L'anno 2018 è stato un anno "di grazia", un anno tutto speciale.

Dopo il mio ritorno in Congo all'inizio di Novembre 2017, dopo alcuni mesi di permanenza in Italia per controlli sanitari, ho ripreso la mia attività con maggior grinta ed energia, superando un sentimento di demoralizzazione che provavo anche a causa della progressiva perdita dell'udito emersa in questi ultimi anni. Ma ciò che mi ha maggiormente ridato coraggio è stata l'assicurazione da parte del nuovo Superiore Regionale che le Opere Sociali intraprese da diversi anni a KADUTU a favore dei bambini, mamme e famiglie indigenti erano "finalmente" considerate come un impegno qualificato della Congregazione dei Missionari Saveriani in Congo.

Alla fine del mese di novembre 2017 si è presentata l'opportunità da tanto tempo agognata di poter acquistare la parcella di terreno contigua sede fino allora di una setta religiosa.

Non abbiamo a cogliere questa provvidenziale occasione che permetteva un'espansione della Casa-Famiglia per allestire uno spazio di gioco coperto che mancava ai bambini.

Inoltre, la domenica, questo ampio locale poteva essere utilizzato per la celebrazione domenicale della Messa come "momento forte" per una formazione umana e religiosa dei bambini e dei loro genitori o familiari.

Questo acquisto ha dato nuovo slancio all'attività della Casa-Famiglia "Tupendane che da 11 anni accoglie e offre assistenza a bambini particolarmente vulnerabili, o perché rimasti orfani, o perché vittime di negligenza o abbandono da parte dei loro genitori.

Questi lavori di ampliamento li ho iniziati all'inizio di febbraio nella nuova parcella dove era innanzitutto necessario costruire il muro di cinta e demolire la chiesa fatiscente della setta ricuperando il materiale utile (mattoni, capriate di legno, porte e finestre) per poterlo riutilizzare.

Nel frattempo, facendo la progettazione globale dei lavori da eseguire ho ritenuto fosse arrivato il momento di rialzare di un piano tutta la parte anteriore dell'edificio della Casa-Famiglia costruito nel 2009, in modo da ottenere dei dormitori più ampi, una sala-laboratorio di sartoria per le mamme, un'aula per l'istruzione dei bambini, una sala per l'accoglienza dei ospiti, due stanze previste per ospitare casi di emergenza e uno settore (tre stanze e una sala) riservato all'accoglienza di eventuali visitatori.

Un progetto ambizioso che abbiamo portato avanti fino alla fine dell'anno con successo e grande soddisfazione.

Un investimento che, a prima vista, potrebbe sembrare elevato, ma in realtà per la mole del lavoro realizzato è un costo modico dovuto essenzialmente solo all'acquisto di tutto il materiale necessario: cemento, sabbia, pietre, ghiaia, mattoni, piastrelle, materiale elettrico, materiale per la fabbricazione di porte e finestre, capriate, soffitti ecc. e il pagamento degli operai: muratori, carpentieri, idraulici, saldatori, elettricisti, piastrellisti ecc., tutta gente povera che ha potuto beneficiare di un introito per mantenere le loro famiglie. Tutto il piano di progettazione l'ho fatto io stesso servendomi del consiglio di due amici esperti nel campo edilizio.

Per la realizzazione di questo Progetto che non figurava tra quelli di cui avevo compilato le schede coi bilanci preventivi nel 2017, non ho voluto disturbare nessuno.

La Provvidenza mi è venuta incontro con una donazione di EXPERT-ITALIA fatta attraverso L'Associazione "Amici di Padre Querzani" di Forlì e per il resto ho utilizzato i soldi che si trovavano in giacenza presso l'Associazione Onlus "La Tua Mano per la Pace” di Brisighella e presso il nostro Economato Saveriano di Bukavu, soldi che tanti di voi avevano donato precedentemente in diverse occasioni.

Questo dell'ampliamento dell'edificio della Casa-Famiglia è quindi stato un progetto del tutto eccezionale e non preventivato.

Resoconto dei Progetti Preventivati

Il Progetto N.1 riguardava il CENTRO NUTRIZIONALE frequentato da centinaia di Bambini denutriti e l'AIUTO SOCIALE alle famiglie più indigenti.

Le spese sostenute comprendono essenzialmente l'acquisto degli alimenti: Mais, Sorgho, Soja, Riso, Fagioli, olio, latte in polvere, zucchero, pesce.... e la remunerazione del personale impegnato in questa attività. Questa Assistenza Nutrizionale ha interessato un numero elevato di bambini: 5.232 con una media di 436 bambini denutriti ogni mese. Tra i nuovi casi di denutrizione che si presentavano ben 156 bambini, affetti da denutrizione grave, abbiamo dovuto ricoverarli nell'apposito Centro dell'ospedale generale di Bukavu.

Faccio notare che il PAM (Programma Alimentare Mondiale) che gli anni precedenti ci forniva una certa quantità di farina composita per la preparazione della pappina coloro-proteica, quest'anno, a causa della emergenza umanitaria creatasi nella Provincia del Kasai, nel 2018 ha sospeso ogni aiuto e abbiamo dovuto comperare tutto.

Il Progetto N.2 riguardava il l'ASSISTENZA dei bambini della “CASA-FAMIGLIA": nutrizione, igiene, equipaggiamento, lavori di manutenzione, cure sanitarie, acqua, corrente elettrica ecc. Faccio notare che la Casa-Famiglia è un vero porto di mare nel quale affluiscono tante persone oppresse dalla miseria e bisognose di aiuto, e pur non potendo rispondere a tutti i bisogni, nessuno torna a casa senza aver mangiato qualche cosa.

E la domenica, dopo la celebrazione della Messa, non pochi bambini assistiti negli anni precedenti e anche alcuni genitori si fermano per poter pranzare.

Il Progetto N.3 riguardava l'attività del Centro SOCIALE "Tusaidiane" situato nel quartiere popolare di CIMPUNDA per la formazione professionale delle mamme in Sartoria e Ricamo. Approfittando del prezzo favorevole delle macchine da cucire che dovevamo offrire in dono alle mamme alla fine della loro formazione, ne abbiamo comperato un numero eccedente al bisogno immediato, per cui una parte sono rimaste in giacenza per la fine dell'attuale anno di formazione 2019 che terminerà alla fine di giugno. Il progetto è stato finanziato dell’Associazione LA TUA MANO PER LA PACE di Brisighella.

Una particolarità dell'attuale anno di formazione iniziato nel mese di settembre 2018 è che abbiamo deciso di aggiungere ai Corsi di Sartoria e ricamo per le mamme anche un Corso di ALFABETIZZAZIONE per una sessantina di mamme che non sanno né leggere né scrivere.

Inoltre abbiamo deciso di dare inizio a una SCUOLA di RECUPERO SCOLASTICO a favore di bambini e bambine di età superiore ai 10 anni ai quali la povertà delle loro famiglie aveva finora precluso l'accesso all'istruzione scolastica oppure per la stessa ragione avevano dovuto abbandonarla.Abbiamo iniziato con due classi con un totale di 78 allievi.

Il PROGETTO N. 5 riguardava l'ASSISTENZA SANITARIA dei bambini malnutriti e di altri bambini poveri che affluiscono nel nostro Centro, progetto assunto dall'Associazione "Fonte di Speranza" di Lainate (MI).

Le cure sanitarie dei bambini denutriti sono prodigate normalmente da Suor Rosina nell'ambulatorio del Centro Nutrizionale. Non è raro che si debbano inviare i bambini più gravi in un apposito Centro dell'Ospedale generale di Bukavu. I casi inviati all'ospedale nel corso del 2018 sono stati 156.

Il Progetto N.6 riguardava la "SCOLARIZZAZIONE" dei bambini che in Congo è un problema serio per le famiglie più povere in quanto è ancora vigente l'iniqua e incostituzionale "Tassa scolastica" che per tante famiglie è un vero assillo.

Questo progetto, che consiste nell'assicurare agli scolari il materiale scolastico di cui hanno bisogno e il pagamento di quella famigerata "tassa scolastica" chiamata "Prime".

Questa spesa è stata coperta con una parte dei soldi dell'attività dei Sostegni a Distanza (SAD) gestita dall'Associazione "La Tua Mano per la Pace" di Brisighella.

Al termine di questo resoconto sento di dover ringraziare di cuore le Associazioni che hanno generosamente contribuito alla realizzazione di questi numerosi Progetti sociali così importanti in questo Paese ancora dominato da tanto malgoverno, tanta corruzione e una povertà sempre più diffusa

Sento il dovere di citare in particolare:

- l'Associazione "Amici di Padre Querzani" di FORLI'

- L'Associazione "La Tua Mano per la Pace" di BRISIGHELLA (RA)

- l'Associazione "Fonte di Speranza" di LAINATE (MI)

- tutte le altre Associazioni: "C’era una volta il Ricamo", il gruppo di volontariato che fa capo all'amica Oriana Bandini a Brisighella, gli "Amici di Felisio", L'Associazione Famiglia Speranza"...

- le Istituzioni: Centro Missionario della Diocesi di Faenza-Modigliana, il Comitato contro la fame nel mondo di Forlì, le Parrocchie e i sacerdoti amici: Albereto-Prada, Gaiano-Casanola, Errano, Fognano-Pieve Thò, Bagnacavallo, Fusignano, Solarolo ...

- i Gruppi di aiuto solidale (il gruppo di Amici che fa capo a Silverio Maffei di Reggio Emilia e Modena), il Gruppo "l'abbraccio del Kivu" di Reggio Emilia, gli Amici di Celle e Casale Faentino, il Gruppo Missionario di Nuvolento ...

- le tante persone, in particolare i miei compaesani di Brisighella, che offrono il loro contributo solidale alle Associazioni sopracitate.

Mi scuso se ho tralasciato di citare altri benefattori.

A tutti assicuriamo la nostra più viva riconoscenza e la nostra preghiera.

PREVISIONI per il 2019

Nel 2019, con l'aiuto della Provvidenza che agisce attraverso la vostra generosità, intendiamo innanzitutto portare avanti tutti i Progetti precitati di cui sto inviando le Schede.

Vorremmo inoltre, nei limiti delle nostre possibilità, realizzare anche alcuni altri Progetti che riguardano le strutture nelle quali si svolgono le nostre attività.

1. I lavori di ampliamento della CASA-FAMIGLIA che sembravano terminati, in realtà non lo sono ancora. A metà gennaio infatti abbiamo avuto la fortuna di poter acquistare anche un'altra parcella di terreno anche questa contigua alla Casa-Famiglia. Questo terreno ci permetterà di dotarci di alcune strutture con le quali vorremmo raggiungere l'importante obiettivo di auto-finanziare, almeno in parte, la Casa-famiglia.

A questo scopo intendiamo costruire, a livello della strada antistante il nuovo edificio della Casa-Famiglia e in continuità con esso, tre negozi da affittare e all'interno della parcella, sotto i negozi, un grande pollaio per l'allevamento di galline da ingrasso, in parte da consumare e in parte da vendere, e di galline ovaiole per il consumo e la vendita delle uova.

Se ci riusciamo, vorremmo anche installarvi un forno metallico per la produzione del pane e

intraprendere anche la produzione del sapone.

La parte restante della parcella costituirà un giardinetto con due alberi da frutta e un piccolo bananeto nel quale, quando fa bel tempo, i bambini potranno giocare all'aperto.

Affidiamo tutte queste aspirazioni e questi nuovi Progetti alla benevolenza del Signore. E' stato Lui ad affidarci tutti questi bambini che hanno ritrovato la gioia di vivere e aspirano a una vita migliore.

2.Abbiamo cominciato a ristrutturare il piccolo complesso di Casette denominato "Casa Betania" costruito circa 10 anni fà nel quartiere popolare ELILA allo scopo di offrire un alloggio gratuito alle famiglie di mamme vedove o abbandonate coi loro bambini.

Riteniamo anche questa un'opera sociale molto importante.

3. In attesa della fine della stagione delle piogge che di solito termina nel mese di giugno in coincidenza con la fine dell'anno scolastico, avremmo intenzione di operare alcuni LAVORI di AMPIAMENTO anche nel CENTRO SOCIALE di CIMPUNDA rialzando di un piano le due ali laterali del complesso edilizio. Questo ci consentirà di adibire nella parte superiore le sale necessarie per i Corsi di Alfabetizzazione e di SARTORIA e RICAMO per le mamme, riservando tutta la parte restante con 9 aule scolastiche alla SCUOLA di Recupero per i ragazzini e ragazzine in ritardo scolastico.

Qualcuno potrà forse pensare che esagero a voler fare tante cose... , ma, se fosse qui e vedesse coi propri occhi i bisogni ci sono, sarebbe d'accordo con me. Noi Missionari non siamo qui non solo per parlare, ma per aiutare questa gente a raggiungere uno livello di vita più decente.

Personalmente sento di doverle fare e ho fretta di farle perché a 75 anni sento che "la vecchiaia" incalza. Poi verrà magari il tempo in cui non potrò più fare tante cose, se non .. dedicarmi alla preghiera..

Coi più cordiali saluti a tutti

P. Giovanni Querzani

Missionario a Bukavu (R.D.Congo)

 

Cari AMICI,

nonostante il clima politico molto teso di questo ultimo scorcio di campagna elettorale turbato da tanti incidenti e diverse violenze, grazie al rinvio di una settimana della data delle elezioni prevista per il 23 dicembre, abbiamo potuto celebrare nella nostra Casa-Famiglia il NATALE più bello di tutti questi ultimi anni.

L'ampia sala di gioco dei bambini, che ogni domenica si trasforma in una cappella per la celebrazione della Messa, era stracolma di bambini (in gran parte già ospiti della Casa-Famiglia negli anni passati) e di parecchi dei loro genitori o familiari.

All'inizio della Messa, con grande stupore e ammirazione di tutti, i bambini della Casa-Famiglia hanno eseguito un breve teatro presentando alcune scene significative della nascita di Gesù a Betlemme.

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Questa introduzione alla Messa ha suscitato una intensa partecipazione da parte di tutti alla celebrazione eucaristica che ha coronato la festa di Natale.

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Al termine della Messa la nostra cappella domenicale, che durante la settimana funge da spazio di gioco per i bambini, si è trasformata in un grande refettorio dove tutti hanno partecipato con grande gioia e fraternità al pranzo di Natale

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Ringraziamo il Signore che ci ha concesso di celebrare un Santo Natale così bello.

Nella giornata di domani, 30 dicembre, festa della Santa Famiglia, ci saranno le elezioni.

Il clima di tensione è aumentato in questi ultimi giorni, soprattutto in seguito alla decisione altamente "arbitraria e provocatoria" presa due giorni fa' dalla Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI), totalmente infeudata al regime al potere, di escludere dalle elezioni due Regioni (quindi alcuni milioni di elettori) basandosi sul "pretesto" dell'epidemia di Ebola presente in una di queste regioni e delle violenze avvenute nell'altra regione.

Il vero motivo è quello di impedire il voto a un gran numero elettori che hanno manifestato un grande entusiasmo per il leader dell'opposizione.

Ci aspettiamo, soprattutto dopo la proclamazione dei risultati di queste elezioni che tanti sospettano che saranno "falsati e fraudolenti", reazioni violente e repressioni brutali.

Stiamo pregando molto perché "qualcuno", che crede sinceramente nei Diritti Umani e preoccupato di evitare la destabilizzazione di tutta l'Africa centrale, abbia il coraggio di intervenire per tutelare l'aspirazione della grande maggioranza della popolazione congolese all'alternanza politica, mettendo fine a un regime divenuto sempre più dittatoriale e sanguinario.

Con tanti cordiali saluti e confidando sul vostro sostegno.

P. Giovanni Querzani

Bukavu (R.D.Congo), 29 dicembre 2018